Essere Architetto o Interior Designer a Milano, o in altre realtà di spicco, che vuol dire? I due appellativi descrivo un ruolo tutto sommato simile o le differenze ci sono eccome? Vediamolo insieme.
Oggi definirsi architetto non basta, il mondo dell’Architettura e dell’Edilizia si è evoluto notevolmente e soprattutto in città come Milano la tendenza è quella di specializzarsi e focalizzarsi su discipline specifiche, ed per questo che negli anni si è sviluppata sempre di più la figura dell’Interior Designer.
Un tempo l’Architetto era una figura tecnico artistica che si occupava di tutto, dalla ristrutturazione di una facciata, alla progettazione di una stazione ferroviaria, o di un parco pubblico, fino alla definizione di alcuni dettagli dell’interior Design di una Villa.
Oggi le cose per lo più non stanno così. Siamo nell’epoca delle specializzazioni. Un Architetto Interior Designer sviluppa capacità e competenze completamente diverse da uno Studio di Progettazione che per esempio si occupa prevalentemente di lottizzazioni e nuove costruzioni di scala urbana.
Occuparsi di Progettazione d’Interni in generale è già una disciplina molto vasta e richiede anni e anni di esperienza per arrivare a lavorare con maestria ogni tipo di ambiente e spazio, con la cura dei dettagli, la conoscenza approfondita di tutti i materiali, degli elementi impiantistici e il continuo sperimentare di effetti illuminotecnici sempre emozionanti.
Ecco perchè uno studio di Architettura generalista, o che si occupa quasi sempre di Urbanistica o altro, può dirsi in grado di progettare un interno, e lo farà senz’altro, ma è impensabile che possa risolvere gli spazi con la capacità di chi ogni giorno si confronta con gli artigiani anziché con gli amministratori pubblici!
Inoltre è importante specificare che c’è una grande differenza tra progettare l’Interno di una Banca, di un Negozio, o di uno Studio di Avvocati, e progettare invece una Casa. E qui entriamo nella specializzazione della specializzazione. Occuparsi di Interior Design è già approfondire un aspetto specifico della Professione dell’Architetto, ma occuparsi di case diventa addirittura una “Missione”
Negli anni ho pensato sempre di più che per un Architetto occuparsi di Interior Design della Casa sia il tema più complesso dell’Architettura d’Interni, forse della Progettazione in generale, perchè implica di entrare in forte contatto con l’aspetto più intimo e personale delle persone, di noi stessi. Per questo la definisco una sorta di missione, e non credo di esagerare perchè Le Corbusier stesso diceva:
Da un punto di vista Poetico, Filosofico e Artistico del Progetto, una Casa è una delle cose più difficili che si possano progettare, e quando un Architetto diventa esperto nel risolvere tutti gli spazi dell’Abitare, progettare ad esempio un negozio o degli uffici, diventa molto più “leggero”. Non è un caso che tutte le prime opere dei Maestri della Storia dell’architettura siano sempre delle case.
Da un punto di vista invece squisitamente tecnico e del mestiere, occuparsi di Interior Design della Casa significa diventare esperti di materiali, esperti di elementi della Cucina, esperti di materiali per rivestimenti, di cartongessi, conoscitori attenti di essenze di legni e tipologie di pietre e marmi…
Insomma tutte cose che ogni anno che passa, casa dopo casa, ti trovano come Architetto sempre più pronto a stare vicino alle persone, a tradurre i loro desideri e le loro “visioni”.
Queste conoscenze, vogliono l’Architetto un pò falegname, un pò marmista, un pò vetraio, un pò elettricista e illuminotecnico, un pò idraulico e impiantista e chi più ne ha più ne metta.
Nei primi anni di professione nelle mie varie esperienze di progettazione e collaborazione con altri architetti mi sono occupato di tutto di più, di Case certo, ma anche di molto altro: dal Progetto di Stabilimenti Industriali, a Stand Fieristici, a Palazzine per Uffici di un Cantiere Navale, allo Yacht Design.
Tutto questo è stato molto formativo, e io dico sempre che oggi progetto una libreria come fosse la facciata di un edificio, ma poi negli anni mi sono addentrato sempre di più nell’Interior Design e un pò per volta sono stato sempre meno un Architetto Generalista e sempre più un Progettista di Interni, molto spesso “Interni di Residenze”.
Da allora per esempio per me il bagno di una casa ha cessato di essere una piccola stanza minore dell’abitazione da organizzare al meglio funzionalmente, ma è diventato l’occasione di progettare centimetro dopo centimetro il luogo del relax, il luogo della calma e della cura di se.
Per un Architetto generalista Progettare una Casa ogni tanto può essere un lavoro come un’altro. Io non la vivo così, per me, e per lo Studio di Architettura d’Interni JFD Milano, Progettare Case è una missione.
Juri Favilli
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